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olimpiadi: coni e rai, la "casta" si dichiara sod..disfatta!.
16-08-2012 16:24 - volley
Mi ero ripromesso di non parlare dei risultati ottenuti dallo sport italiano nel principale avvenimento sportivo del 2012, le Olimpiadi di Londra; di fronte alle euforiche, e fuori luogo, dichiarazioni del presidente del Coni Petrucci e degli organi direttivi della Rai ho sentito il diritto di dire la mia.
"Siamo nel G8 dello sport.." o "Grande successo di ascolti per Rai 2.." le trovo avventate, depistanti e piene di sola gratuita autoreferenzialità.
La Rai nei suoi promo vantava di aver acquistato 200 ore di diretta delle Olimpiadi.
Non potendomi permettere Sky confidavo sull´Ente pubblico per potermi godere alcune ore il "fresco" spettacolo sportivo per alleviare il peso e la noia di questa lunga e torrida estate.
A consolidare la mia convinzione il 24 luglio l´Ansa pubblicava questa nota:
ROMA - Rai e Sky ´´non interrompano gli eventi sportivi delle Olimpiadi con la pubblicita´´: e´ la diffida del Codacons, che chiede che ´´gli spot siano trasmessi tra un evento sportivo e l´altro, ma non nel bel mezzo di una gara´´. ´´L´azione legale preventiva - spiega l´associazione di consumatori in una nota - si e´ resa necessaria considerato quanto accaduto nel 2004 e nel 2008´´.
La realtà è stata poi ben altra; di diretta poco o niente.
Avvenimenti agonistici continuamente interrotti, e talvolta mai ripresi, dal continuo ed avvilente annuncio "..ora un po´ di pubblicità!"; e andava di lusso se te li riproponevano registrati.
Avvenimenti agonistici interrotti dai ripetitivi e nauseanti "telegiornali" come se non bastassero quelli messi in onda da Rai1 e Rai3 per deprimere ancor di più la gente; ma si sa che i "giochi" politici in Rai non vantano o non possono vantare avversari!
Avvenimenti agonistici che si accavallavano l´uno sull´altro, come si accavallavano le risibili voci dei loro telecronisti, molti dei quali commentavano a distanza e più precisamente dagli studi di Saxa Rubra. Hanno iniziato con il fioretto femminile ed il tiro con l´arco, hanno finito con la boxe ed il taekwondo, la maniera più certa per non farci vedere e capire niente ne dell´una ne dell´altra gara.
Tutto questo quando sui due canali di Raisport venivano riproposti filmati in bianco e nero di remote Domeniche Sportive, partite del calcio che fù o l´indigesto polpettone di vecchi Giri d´Italia o di Francia. Mi piacerebbe conoscere i dati auditel di quelle trasmissioni ma sono certo che sono stati molti di più i "moccoli" degli spettatori incazzati degli spettatori interessati.
Se vuoi godere di Sky volontariamente ti abboni, ma il solo possedere un televisore ti obbliga a pagare il canone Rai, anche se non vuoi usufruire ed assistere alla programmazione di Stato.
E quello offerto dalla Rai lo chiamano ancora "servizio pubblico" senza provare la men che minima VERGOGNA!
"Avevo preventivato 25 medaglie ne sono arrivate 28 e per questo dobbiamo ritenerci soddisfatti" queste le prime dichiarazioni del presidente del Coni Petrucci al termine dei Giochi, seguite poi da un esilarante "Siamo nel G8 dello sport". Petrucci sa benissimo che ogni medaglia ha il proprio "peso specifico" e per controbattere suddette affermazioni mi voglio affidare ai numeri; e non ai miei ma a quelli pubblicati da Blogosfere che ci fanno capire il costo per il Coni (soldi dei contribuenti) di ogni medaglia conquistata o non. Vi consiglio di andare a vedere su:
http://olimpiadi.blogosfere.it/2012/08/olimpiadi-londra-2012-4-milioni-di-euro-allanno-per-una-medaglia-la-scherma-la-piu-virtuosa.html
Io mi limito solo ad evidenziare le Federazioni che ottengono i maggiori contributi Coni ed i negativi risultati ottenuti. Badasi bene, Federazioni di discipline prettamente olimpiche e con grandi numeri di tesserati tali da essere considerati "sport di base".
Calcio € 83.528.218 non qualificato;
Pallacanestro € 7.093.860 non qualificato;
Atletica Leggera € 9.018.188 un bronzo e un caso di Doping;
Nuoto e tuffi € 10.384.085 due bronzi;
Ginnastica € 6.273.520 due bronzi;
Judo € 7.315.413 un bronzo;
Canottaggio 5.241.475 un argento;
Ciclismo € 7.858.300 un bronzo;
Tennis € 6.289.951 zero medaglie;
Equitazione/Vela/Sollevamento Pesi/Tennis Tavolo/Hockey/Pallamano/Triathlon ottengono complessivamente € 23.000.000 ca per zero medaglie.
Ma non finisce qui! Andate a pagina 94 del Bilancio d´Esercizio 2011 del Coni
http://www.coni.it/images/documenti/coni/CONI__Bilancio_esercizio_2011.pdf
e potete constatare che altre Federazioni, almeno a me sconosciute, ottengono contributi per € 3.500.000 (Dama, Scacchi, Bridge etc.). Ci sono poi le 18 Associazioni Benemerite (per chi?) € 700.000, i 13 Enti di Promozione Sportiva (uno ogni corrente politica!) fra cui il Cusi (Centro Universitario..)con i suoi € 2.859.556 , ed infine i 10 Gruppi Sportivi Militari con € 3.264.164. Visto che il 90% delle medaglie conquistate fa riferimento ad atleti tesserati per quest´ultimi mi vien da dire che sono i soldi meglio spesi, solo che questi atleti sono a libro paga nei Ministeri di competenza (ulteriori soldi dei contribuenti) senza svolgere alcun servizio.
Stabilire il rapporto qualità/prezzo non è certo il forte di chi abita in Casa Italia e del suo presidente!
Vi domanderete: e la Pallavolo? No, non me la sono dimenticata! La FIPAV nel 2011 ha goduto di € 8.089.358 in contributi ed il risultato? Bene, se i maschietti di Mauro Berruto hanno salvato la faccia con un buon bronzo, stessa cosa non si può dire delle girls di mister Barbolini che hanno certamente fatto una brutta figura.
Tutti coloro che prestano la loro volontaria opera nelle società che curano il settore femminile si sarebbero attesi qual cosina, se non molto, di più; anche perché ottenere un risultato di eccellenza in un evento come le Olimpiadi sarebbe stato un bellissimo spot pubblicitario per il nostro sport, richiamando l´attenzione e suscitare l´interesse di molti bambini e bambine.
Alla partenza Barbolini dichiara alla stampa "siamo in grande condizione" (anche la Lo Bianco?), "lotteremo con le grandi" poi dopo la disfatta con la Korea parla di "maledizione dei quarti di finale", di "atlete già adulte e formate"; anche il Ct azzurro ha il brutto vizio di non mettere mai in discussione se stesso e le sue scelte!
Ma chi è che gestisce da anni questa squadra? La scelta delle atlete è stata prettamente tecnica o a cos´altro dovuta? Perché la decisione di lasciare a casa gente come la Ortolani, Guiggi, Leonardi e Marcon che molto bene avevano fatto nei Club di appartenenza? Cambiare alla vigilia l´assetto tattico (senza opposto) non è stato un suicidio e non ha reso il nostro gioco scontato e prevedibile? Maledettamente deluso mi è venuto da pensare che anche l´organico della Nazionale fosse composto da una "casta" di intoccabili, ma sicuramente (me lo auguro) non è così (anche se il dubbio mi rimane)!.
Il quadriennio Olimpico è terminato e in autunno ci saranno le elezioni per il rinnovo dei quadri dirigenziali sia del Coni che delle Federazioni.
Nel Coni, un potentato con 2.300 stipendi a carico dei contribuenti, è già lotta senza esclusione di colpi (politici) per la successione.
Cambiamenti in vista? C嫏 poco da sperarci!
Ed infatti si parla di Pagnozzi, Malagò e Pancalli, cioè di gente che è lì da quasi vent´anni ed il che fa (malignamente) pensare che tutta rimarrà come prima.
E se poco o niente cambierà ai vertici del Coni, figuriamoci fra chi è al potere nelle Federazioni; coloro cioè che aspirano ad essere i successori dei successori, coloro che non hanno altro interesse se non al mantenimento del loro "poderino", coloro che hanno la sola intenzione, per meri motivi di convenienza, che tutto rimanga come prima.
"Tutti pensano a cambiare il mondo,ma nessuno pensa a cambiare se stesso." L.Tolstoj
"Siamo nel G8 dello sport.." o "Grande successo di ascolti per Rai 2.." le trovo avventate, depistanti e piene di sola gratuita autoreferenzialità.
La Rai nei suoi promo vantava di aver acquistato 200 ore di diretta delle Olimpiadi.
Non potendomi permettere Sky confidavo sull´Ente pubblico per potermi godere alcune ore il "fresco" spettacolo sportivo per alleviare il peso e la noia di questa lunga e torrida estate.
A consolidare la mia convinzione il 24 luglio l´Ansa pubblicava questa nota:
ROMA - Rai e Sky ´´non interrompano gli eventi sportivi delle Olimpiadi con la pubblicita´´: e´ la diffida del Codacons, che chiede che ´´gli spot siano trasmessi tra un evento sportivo e l´altro, ma non nel bel mezzo di una gara´´. ´´L´azione legale preventiva - spiega l´associazione di consumatori in una nota - si e´ resa necessaria considerato quanto accaduto nel 2004 e nel 2008´´.
La realtà è stata poi ben altra; di diretta poco o niente.
Avvenimenti agonistici continuamente interrotti, e talvolta mai ripresi, dal continuo ed avvilente annuncio "..ora un po´ di pubblicità!"; e andava di lusso se te li riproponevano registrati.
Avvenimenti agonistici interrotti dai ripetitivi e nauseanti "telegiornali" come se non bastassero quelli messi in onda da Rai1 e Rai3 per deprimere ancor di più la gente; ma si sa che i "giochi" politici in Rai non vantano o non possono vantare avversari!
Avvenimenti agonistici che si accavallavano l´uno sull´altro, come si accavallavano le risibili voci dei loro telecronisti, molti dei quali commentavano a distanza e più precisamente dagli studi di Saxa Rubra. Hanno iniziato con il fioretto femminile ed il tiro con l´arco, hanno finito con la boxe ed il taekwondo, la maniera più certa per non farci vedere e capire niente ne dell´una ne dell´altra gara.
Tutto questo quando sui due canali di Raisport venivano riproposti filmati in bianco e nero di remote Domeniche Sportive, partite del calcio che fù o l´indigesto polpettone di vecchi Giri d´Italia o di Francia. Mi piacerebbe conoscere i dati auditel di quelle trasmissioni ma sono certo che sono stati molti di più i "moccoli" degli spettatori incazzati degli spettatori interessati.
Se vuoi godere di Sky volontariamente ti abboni, ma il solo possedere un televisore ti obbliga a pagare il canone Rai, anche se non vuoi usufruire ed assistere alla programmazione di Stato.
E quello offerto dalla Rai lo chiamano ancora "servizio pubblico" senza provare la men che minima VERGOGNA!
"Avevo preventivato 25 medaglie ne sono arrivate 28 e per questo dobbiamo ritenerci soddisfatti" queste le prime dichiarazioni del presidente del Coni Petrucci al termine dei Giochi, seguite poi da un esilarante "Siamo nel G8 dello sport". Petrucci sa benissimo che ogni medaglia ha il proprio "peso specifico" e per controbattere suddette affermazioni mi voglio affidare ai numeri; e non ai miei ma a quelli pubblicati da Blogosfere che ci fanno capire il costo per il Coni (soldi dei contribuenti) di ogni medaglia conquistata o non. Vi consiglio di andare a vedere su:
http://olimpiadi.blogosfere.it/2012/08/olimpiadi-londra-2012-4-milioni-di-euro-allanno-per-una-medaglia-la-scherma-la-piu-virtuosa.html
Io mi limito solo ad evidenziare le Federazioni che ottengono i maggiori contributi Coni ed i negativi risultati ottenuti. Badasi bene, Federazioni di discipline prettamente olimpiche e con grandi numeri di tesserati tali da essere considerati "sport di base".
Calcio € 83.528.218 non qualificato;
Pallacanestro € 7.093.860 non qualificato;
Atletica Leggera € 9.018.188 un bronzo e un caso di Doping;
Nuoto e tuffi € 10.384.085 due bronzi;
Ginnastica € 6.273.520 due bronzi;
Judo € 7.315.413 un bronzo;
Canottaggio 5.241.475 un argento;
Ciclismo € 7.858.300 un bronzo;
Tennis € 6.289.951 zero medaglie;
Equitazione/Vela/Sollevamento Pesi/Tennis Tavolo/Hockey/Pallamano/Triathlon ottengono complessivamente € 23.000.000 ca per zero medaglie.
Ma non finisce qui! Andate a pagina 94 del Bilancio d´Esercizio 2011 del Coni
http://www.coni.it/images/documenti/coni/CONI__Bilancio_esercizio_2011.pdf
e potete constatare che altre Federazioni, almeno a me sconosciute, ottengono contributi per € 3.500.000 (Dama, Scacchi, Bridge etc.). Ci sono poi le 18 Associazioni Benemerite (per chi?) € 700.000, i 13 Enti di Promozione Sportiva (uno ogni corrente politica!) fra cui il Cusi (Centro Universitario..)con i suoi € 2.859.556 , ed infine i 10 Gruppi Sportivi Militari con € 3.264.164. Visto che il 90% delle medaglie conquistate fa riferimento ad atleti tesserati per quest´ultimi mi vien da dire che sono i soldi meglio spesi, solo che questi atleti sono a libro paga nei Ministeri di competenza (ulteriori soldi dei contribuenti) senza svolgere alcun servizio.
Stabilire il rapporto qualità/prezzo non è certo il forte di chi abita in Casa Italia e del suo presidente!
Vi domanderete: e la Pallavolo? No, non me la sono dimenticata! La FIPAV nel 2011 ha goduto di € 8.089.358 in contributi ed il risultato? Bene, se i maschietti di Mauro Berruto hanno salvato la faccia con un buon bronzo, stessa cosa non si può dire delle girls di mister Barbolini che hanno certamente fatto una brutta figura.
Tutti coloro che prestano la loro volontaria opera nelle società che curano il settore femminile si sarebbero attesi qual cosina, se non molto, di più; anche perché ottenere un risultato di eccellenza in un evento come le Olimpiadi sarebbe stato un bellissimo spot pubblicitario per il nostro sport, richiamando l´attenzione e suscitare l´interesse di molti bambini e bambine.
Alla partenza Barbolini dichiara alla stampa "siamo in grande condizione" (anche la Lo Bianco?), "lotteremo con le grandi" poi dopo la disfatta con la Korea parla di "maledizione dei quarti di finale", di "atlete già adulte e formate"; anche il Ct azzurro ha il brutto vizio di non mettere mai in discussione se stesso e le sue scelte!
Ma chi è che gestisce da anni questa squadra? La scelta delle atlete è stata prettamente tecnica o a cos´altro dovuta? Perché la decisione di lasciare a casa gente come la Ortolani, Guiggi, Leonardi e Marcon che molto bene avevano fatto nei Club di appartenenza? Cambiare alla vigilia l´assetto tattico (senza opposto) non è stato un suicidio e non ha reso il nostro gioco scontato e prevedibile? Maledettamente deluso mi è venuto da pensare che anche l´organico della Nazionale fosse composto da una "casta" di intoccabili, ma sicuramente (me lo auguro) non è così (anche se il dubbio mi rimane)!.
Il quadriennio Olimpico è terminato e in autunno ci saranno le elezioni per il rinnovo dei quadri dirigenziali sia del Coni che delle Federazioni.
Nel Coni, un potentato con 2.300 stipendi a carico dei contribuenti, è già lotta senza esclusione di colpi (politici) per la successione.
Cambiamenti in vista? C嫏 poco da sperarci!
Ed infatti si parla di Pagnozzi, Malagò e Pancalli, cioè di gente che è lì da quasi vent´anni ed il che fa (malignamente) pensare che tutta rimarrà come prima.
E se poco o niente cambierà ai vertici del Coni, figuriamoci fra chi è al potere nelle Federazioni; coloro cioè che aspirano ad essere i successori dei successori, coloro che non hanno altro interesse se non al mantenimento del loro "poderino", coloro che hanno la sola intenzione, per meri motivi di convenienza, che tutto rimanga come prima.
"Tutti pensano a cambiare il mondo,ma nessuno pensa a cambiare se stesso." L.Tolstoj
Fonte: Petrini Gabriele