www.polisportivacasciavola.com
PEDIATRICA, E´ BUIO E LO SCANDICCI GLI CANTA LA BEFANA!
06-01-2013 16:56 - volley
Campionato Nazionale Pallavolo Femminile
Serie B1 girone C
Undicesima giornata di andata
Pediatrica Casciavola - Savino Del Bene Scandicci 1-3 (19/25 25/19 13/25 14/25)
Pediatrica Casciavola: Quiligotti (L1), Focosi (4), Pitto (8), Fidanzi (14), Lo Cascio (15), De Bellis (9), Modena (L2), Campus, Bitossi, Montella (5), Zonta, Papeschi (1), Chini (1).
All. Menicucci V.All. Ficini M.S. Presciuttini Fis. Di Mare Dir. Nannipieri
Savino Del Bene Scandicci: Cecchi (10), Buono (9), Agresti (L), De Fonzo (8), Nale, Salvia (1), Cecconi, Crepaldi (20), Bacci, Baldini (4), Ronconi (21).
All. Latini Fis. Sergi Dir. Biffi
Arbitri: Bracco e Rossi
Inizio, parlando volutamente in prima persona, con due note a margine.
La prima (positiva) è intesa a rivolgere, a nome della società, un grazie ai numerosissimi supporter della Pediatrica che hanno gremito la gradinata della palestra di via Pastore non lesinando e non facendo mancare il proprio sostegno ed incitamento alla squadra.
La seconda (negativa) è rivolta ai direttori di gara.
Premesso che tale nota non intende far assurgere a vittima la Pediatrica, che non intende accusare i suddetti di aver condizionato il risultato finale e che non vuole in alcun modo minimizzare o mettere in discussione i meriti di uno Scandicci che ha fatto valere sul campo una manifesta ed innegabile superiorità tecnica, mi sia concesso esprimere il personale disappunto e la personale critica per come, cosa già successa a Figline, il primo arbitro abbia valutato i falli in palleggio.
Essendo quella sulla fallosità di un palleggio una norma difficilmente applicabile in modo oggettivo ma affidata, quasi completamente, al giudizio soggettivo (personale) del direttore di gara, diventa quella più difficile da applicare ed è quella che si presta maggiormente alla critica ed alle proteste di addetti ai lavori e no.
Essendo scientificamente provato quanto sia difficile se non improbabile che le dieci dita delle due mani vadano a colpire la palla nel medesimo preciso momento potremmo trovarci nell´assurda ipotesi che ad ogni palleggio possa corrispondere un fallo.
Umanamente difficile sapersi avvalere di un valido ed equo metro di misura (palla che gira, rumore, etc..) per questo sarebbe auspicabile che gli arbitri, in molti casi, più a ciò che ai loro occhi ed ai loro orecchi non piace si affidassero al buon senso limitando l´ uso del fischietto ai casi più plateali e palesi.
Venendo alla gara vera e propria devo dire che gli spunti di cronaca sono davvero pochi essendo stato un incontro che ha visto per i suoi tre/quarti la netta, talvolta imbarazzante, supremazia delle fiorentine.
La Pediatrica scende in campo con Focosi play e De Bellis opposto, Pitto e Montella centrali, Fidanzi e Lo Cascio a banda, Quiligotti libero. Durante la gara entrano anche Chini e Papeschi.
1° set. Le due squadre lottano punto a punto fino al 14/12 per la Pediatrica, momento in cui Latini chiede tempo discrezionale; da lì in poi Scandicci diventa padrone del campo e fanno loro il set sul 19/25.
2° set. Le ospiti partono a spron battuto ed al 1° t.o.t. sono avanti 4/8. Al rientro la Pediatrica si presenta rinfrancata mentre Scandicci sembra aver perso la verve iniziale. Facile rimonta per le pisane che addirittura si portano avanti 12/8, un vantaggio che riescono a gestire ed incrementare fino al 25/19 finale.
3° e 4° set. Sono uno fotocopia dell´altro: una sola squadra in campo, lo Scandicci. La Pediatrica si dimostra arrendevole e finisce per fare da sparring partner; i set ed il match si chiudono rispettivamente sul 13/25 e 14/25 per la formazione ospite.
Già alla vigilia l´incontro si prospettava improponibile per la Pediatrica visti i valori tecnici e di esperienza che Scandicci annoverava e poteva mettere in campo; basti dire che chi rimaneva seduta sulla sua panchina poteva benissimo essere ritenuta una titolare di lusso per la formazione avversaria.
Una squadra con un organico allestito per tentare l´assalto alla A2, una squadra che ha evidenziato una elevata potenzialità soprattutto in attacco, una squadra che ha dimostrato che le proprie ambizioni sono del tutto legittime.
Per la Pediatrica un´altra sconfitta da non drammatizzare ma che deve preoccupare soprattutto per la maniera e l´entità in cui si è concretizzata.
Menicucci in settimana con le sue ragazze aveva speso queste parole: "Non siamo stati ancora capaci di fare quel salto di qualità che è necessario per ambire a conquistarci la salvezza. Non parlo ne´ di tecnica ne´ tantomeno di scarso impegno; quel salto lo faremo solo quando saremo capaci di sopperire ad alcune nostre carenze mettendo in campo, fin dall´inizio e palla su palla, la giusta e dovuta determinazione, quella cattiveria agonistica che purtroppo ancora non possediamo". Parole sante!
Forza ragazze!
Serie B1 girone C
Undicesima giornata di andata
Pediatrica Casciavola - Savino Del Bene Scandicci 1-3 (19/25 25/19 13/25 14/25)
Pediatrica Casciavola: Quiligotti (L1), Focosi (4), Pitto (8), Fidanzi (14), Lo Cascio (15), De Bellis (9), Modena (L2), Campus, Bitossi, Montella (5), Zonta, Papeschi (1), Chini (1).
All. Menicucci V.All. Ficini M.S. Presciuttini Fis. Di Mare Dir. Nannipieri
Savino Del Bene Scandicci: Cecchi (10), Buono (9), Agresti (L), De Fonzo (8), Nale, Salvia (1), Cecconi, Crepaldi (20), Bacci, Baldini (4), Ronconi (21).
All. Latini Fis. Sergi Dir. Biffi
Arbitri: Bracco e Rossi
Inizio, parlando volutamente in prima persona, con due note a margine.
La prima (positiva) è intesa a rivolgere, a nome della società, un grazie ai numerosissimi supporter della Pediatrica che hanno gremito la gradinata della palestra di via Pastore non lesinando e non facendo mancare il proprio sostegno ed incitamento alla squadra.
La seconda (negativa) è rivolta ai direttori di gara.
Premesso che tale nota non intende far assurgere a vittima la Pediatrica, che non intende accusare i suddetti di aver condizionato il risultato finale e che non vuole in alcun modo minimizzare o mettere in discussione i meriti di uno Scandicci che ha fatto valere sul campo una manifesta ed innegabile superiorità tecnica, mi sia concesso esprimere il personale disappunto e la personale critica per come, cosa già successa a Figline, il primo arbitro abbia valutato i falli in palleggio.
Essendo quella sulla fallosità di un palleggio una norma difficilmente applicabile in modo oggettivo ma affidata, quasi completamente, al giudizio soggettivo (personale) del direttore di gara, diventa quella più difficile da applicare ed è quella che si presta maggiormente alla critica ed alle proteste di addetti ai lavori e no.
Essendo scientificamente provato quanto sia difficile se non improbabile che le dieci dita delle due mani vadano a colpire la palla nel medesimo preciso momento potremmo trovarci nell´assurda ipotesi che ad ogni palleggio possa corrispondere un fallo.
Umanamente difficile sapersi avvalere di un valido ed equo metro di misura (palla che gira, rumore, etc..) per questo sarebbe auspicabile che gli arbitri, in molti casi, più a ciò che ai loro occhi ed ai loro orecchi non piace si affidassero al buon senso limitando l´ uso del fischietto ai casi più plateali e palesi.
Venendo alla gara vera e propria devo dire che gli spunti di cronaca sono davvero pochi essendo stato un incontro che ha visto per i suoi tre/quarti la netta, talvolta imbarazzante, supremazia delle fiorentine.
La Pediatrica scende in campo con Focosi play e De Bellis opposto, Pitto e Montella centrali, Fidanzi e Lo Cascio a banda, Quiligotti libero. Durante la gara entrano anche Chini e Papeschi.
1° set. Le due squadre lottano punto a punto fino al 14/12 per la Pediatrica, momento in cui Latini chiede tempo discrezionale; da lì in poi Scandicci diventa padrone del campo e fanno loro il set sul 19/25.
2° set. Le ospiti partono a spron battuto ed al 1° t.o.t. sono avanti 4/8. Al rientro la Pediatrica si presenta rinfrancata mentre Scandicci sembra aver perso la verve iniziale. Facile rimonta per le pisane che addirittura si portano avanti 12/8, un vantaggio che riescono a gestire ed incrementare fino al 25/19 finale.
3° e 4° set. Sono uno fotocopia dell´altro: una sola squadra in campo, lo Scandicci. La Pediatrica si dimostra arrendevole e finisce per fare da sparring partner; i set ed il match si chiudono rispettivamente sul 13/25 e 14/25 per la formazione ospite.
Già alla vigilia l´incontro si prospettava improponibile per la Pediatrica visti i valori tecnici e di esperienza che Scandicci annoverava e poteva mettere in campo; basti dire che chi rimaneva seduta sulla sua panchina poteva benissimo essere ritenuta una titolare di lusso per la formazione avversaria.
Una squadra con un organico allestito per tentare l´assalto alla A2, una squadra che ha evidenziato una elevata potenzialità soprattutto in attacco, una squadra che ha dimostrato che le proprie ambizioni sono del tutto legittime.
Per la Pediatrica un´altra sconfitta da non drammatizzare ma che deve preoccupare soprattutto per la maniera e l´entità in cui si è concretizzata.
Menicucci in settimana con le sue ragazze aveva speso queste parole: "Non siamo stati ancora capaci di fare quel salto di qualità che è necessario per ambire a conquistarci la salvezza. Non parlo ne´ di tecnica ne´ tantomeno di scarso impegno; quel salto lo faremo solo quando saremo capaci di sopperire ad alcune nostre carenze mettendo in campo, fin dall´inizio e palla su palla, la giusta e dovuta determinazione, quella cattiveria agonistica che purtroppo ancora non possediamo". Parole sante!
Forza ragazze!
Fonte: PG Ufficio Stampa